Il progetto“COSA DICONO LE MAMME?!?” è UN PROGETTO di SUPPORTO PSICOLOGICO ED EMOZIONALE E CREAZIONE DI UNA RETE DI MUTUO AIUTO TRA MAMME offre uno spazio di armonia in cui si utilizzerà principalmente lo strumento della narrazione per istruire al dialogo le madri nell’ottica di offrire loro un alleggerimento, confronto e supporto.
L’obiettivo è di aiutarle a vivere il complesso vissuto di essere madre di un bambino/a o ragazzo/a con una patologia neuromuscolare senza dimenticare di essere anche una donna e persona con proprie esigenze, aspettative e desideri.
I servizi del progetto saranno offerti gratuitamente ai soci e si svolgeranno online e saranno facilitati dalla nostra socia dott.ssa Cecilia Sorpilli, affetta da distrofia muscolare congenita di Ullrich, pedagogista e counselor professionale con consolidata esperienza.
Si è pensato inoltre, di offrire una consulenza puntuale ai familiari, non solo le mamme, che esprimono il desiderio di affrontare tematiche specifiche in maniera individuale e con maggior privacy.
Verrà utilizzata la piattaforma zoom per svolgere gli incontri e le madri potranno iscriversi attraverso il modulo google qui sotto:
Per maggiori info contattaci alla mail col6italia@gmail.com
Da gennaio 2024 è partito il gruppo di supporto per le mamme con figli da 0 a 14 anni che hanno patologie da Collagene VI. Il gruppo è condotto da Cecilia Sorpilli, pedagogista e counselor professionale. L’idea del gruppo è nata per accompagnare le mamme in un percorso di alleggerimento psicologico dalle fatiche e preoccupazioni quotidiane legate alla gestione e assistenza dei figli. Non è facile essere madri e soprattutto non lo è quando nasce un figlio con disabilità; generare un figlio disabile è un trauma che ha carattere di cronicità perché la disabilità non si esaurisce in un determinato arco di tempo ma perdura per tutta la vita.
Bisogna poi pensare che chi ha un figlio disabile si trova costantemente immerso in ambito sanitario per via di visite, ricoveri e terapie dei figli e quasi ogni aspetto della vita familiare viene patologizzato e sanitarizzato. Inoltre spesso per i genitori, e soprattutto per le madri, la disabilità del figlio diventa il centro della propria vita annullando spazi per sé, desideri e aspettative; spesso le madri rinunciano al lavoro per assistere i figli e rischiano di vedere assottigliata la loro rete amicale. Da qui nasce quindi il desiderio di offrire a queste madri uno spazio per parlare di sé, per condividere fatiche e pensieri dolorosi,
preoccupazioni e sentimenti pesanti. Uno spazio in cui confrontarsi con chi vive un’esperienza simile e per ricordarsi che una madre è anche una donna che ha il bisogno, ma anche il dovere, di prendersi cura di sé.
Ad ogni incontro hanno partecipato in media 4 mamme ed il confronto è stato sempre molto stimolante ed emozionante. Si è creato fin da subito un clima di confidenza e confronto in cui le emozioni sono potute fluire liberamente. C’è stato uno scambio di narrazioni e storie di vita che hanno aiutato le madri a riscoprire e valorizzare le loro risorse. Abbiamo chiesto alle madri coinvolte cosa hanno apprezzato maggiormente di questo gruppo e riportiamo alcune risposte: “la capacità di condividere le proprie esperienze” e “poter confrontarmi con altre mamme in presenza di Cecilia, persona che conosce molto bene l’alterazione del collagene VI”.
Le mamme hanno detto che non cambierebbero nulla del gruppo e hanno aggiunto che consiglierebbero ad altre mamme di partecipare perché “è il posto giusto perché ci sono persone che condividono le tue stesse emozioni”, “la condivisione alleggerisce l’animo” e “in questo gruppo potrebbe trovare un confronto e una condivisione”.